ll rifiutismo
Autoritratto rifiutista
L'albero della musica. Manifesto mostra sul Rifiutismo
Mostra a Anzola dell'Emilia con i copricerchioni
I siti di pittura, scultura, poesie, libri di Carlo Soricelli
Soricelli è un artista nuovo ed originale rispetto al panorama naif.
Le sue opere non ci raccontano il mondo contadino filtrandolo attraverso la lente spesso deformante dei ricordi, ma la vita urbana che stiamo vivendo.
Raccontare il presente è una scelta difficile che obbliga a camminare su un filo sottilissimo, sospeso tra la banalità e la retorica; è un'impresa che riesce soltanto agli artisti veri.
Soricelli ci parla della nostra società, del degrado metropolitano, degli emarginati, dei poveri, degli umili e lo fa con grande poesia.
I suoi personaggi hanno un'anima. Sono poveri fuori, ma ricchi dentro; ricchi di una serenità che è pace, coscienza e felicità. Essi vanno in Paradiso, ci vanno con quelle enormi ali che sbucano dalla giacca e con i loro umili vestiti.
E' come se una grande giustizia superiore riscattasse le loro condizioni donandogli una ricchezza più grande che non è esterna, materiale ma interiore e superiore.
Anche i cani vivono la stessa situazione: sono tristemente felici.
Nella loro condizione subalterna e terrena sono altrettanto dolci, commoventi, sereni.
Il linguaggio di Soricelli è vario e la sua carica espressiva è come un fiume in piena che porta messaggi diversi.
A volte parla con la "poesia" e il suo linguaggio, pur nella sua complessità, è semplice, chiaro, frutto probabilmente di un grande lavoro personale di sintesi.
Altre volte si esprime con i "pugni" e il linguaggio è duro , tormentato, difficile e probabilmente ci racconta di un artista mai pago, di un artista che ricerca continuamente nuove vie, nuove tecniche, nuovi messaggi non ancora chiari nella sua e nella nostra testa.
In genere le tecniche che utilizza sono povere ma di grandissima efficacia per il messaggio che vuole comunicare.
L'uso dei materiali semplici degli oggetti quotidiani, dei rifiuti decontestualizzati, lo aiuta molto in questo lavoro di denuncia nei confronti della nostra società.
Una società cattiva, che consuma, che emargina e uccide ma alla fine perde.
Quello che rimane veramente sono questi umili personaggi con un'anima pura e grandi ali.
Sono questi cani alla catena, queste cucciolate tristi ma enormemente felici.
Luciano Pantaleoni
Correggio, 1995
Unicum
Morta tra i rifiuti
Il dito medio contro il virus, l'urlo della mascherina
Urlo rifiutista
Il terrore dei miei ammortizzatori che non si volevano fare rottamare
Dalla Nike al Rifiutismo
Morandi
Regala un sogno, regalagli un'utopia che scala il cielo. Il vecchio cavalletto dispiega le ali dell
Scarpe sinistre
Pedofilo rifiutista
Il filosofo
Famiglia Verdi in mezzo alla natura
Copricerchione FIAT travolto sulle strade che nessuno raccoglieva
Una degna sepoltura al copricerchione. Riposa in pace
autoritratto con mascherina
VW
I sindaci di Casalecchio e Zola Predosa
Autoritratto rifiutista su paesaggio riproduzuione di Utrillo
domenica 28 agosto 2022
Video della Cappella Sistina Rifiutista realizzato nel mio studio di Casalecchio di Reno (Bo)
lunedì 4 luglio 2022
Spiaggiato a Riccione un rarissimo pescecorno: un rarissimo pesce del mesozoico
martedì 21 giugno 2022
La mia ultima opera fatta su una grande tela firmata Handy Warhol
sabato 18 giugno 2022
Morte della vecchia scopa sfruttata sul lavoro
La vecchia scopa, senza più il manico giaceva sulla strada, i suoi colori verdi e blu nel corso del tempo si erano spenti e i suoi lunghi fili di plastica di quel verde acceso erano diventati scuri e si erano consumati per la metà, molti li aveva anche persi. Da anni raccoglieva le foglie e lo sporco che veniva lasciato sulle strade adiacenti la casa in cui lavorava. Il manico fissato con le viti ormai spanate si muoveva sempre di più, facendola soffrire ad ogni botta che prendeva contro qualcosa di più duro. Ma quello che gli faceva più male era quello sfregamento continuo sul terreno e sull’asfalto. Tutte le mattine stava male quando veniva afferrata per andare a lavorare. Poi qualche giorno fa il manico si è staccato ed è caduta riversa a terra, quel colpo mortale gli è stato fatale. Chi la manovrava con un moto d'indignazione l’ha scaraventata lontano. Lì l’ho trovata io, coi suoi occhi che mi guardavano. La vecchia scopa non era più servibile ed è stata sostituita con una nuova fiammante. Tra questo sabato e domenica (ieri) 3 lavoratori morti sui luoghi di lavoro avevano più di 60 anni. Su 311 lavoratori morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) quest’anno ben 119 hanno più di 60 anni: Una vera carneficina di lavoratori anziani morti come la vecchia scopa. Un morto su quattro negli ultimi anni che muore per infortuni sul lavoro è un ultra sessantenne. E voi cari politici avete ulteriormente allungato l'età della pensione, senza “salvare” dalla morte chi fa un lavoro pericoloso e usurante. L'opera “La vecchia scopa" è nel sito delle opere rifiutiste. http://rifiutismo.
venerdì 17 giugno 2022
sabato 4 giugno 2022
giovedì 5 maggio 2022
domenica 1 maggio 2022
lunedì 28 febbraio 2022
Dopo le atomiche
domenica 27 febbraio 2022
domenica 6 febbraio 2022
venerdì 4 febbraio 2022
giovedì 3 febbraio 2022
politiche 2018. A futura memoria
Sembra passato un secolo da queste elezioni del 4 marzo 2018: i manifesti politici si staccavano e cadevano, li ho raccolti e creata con essi un'opera rifiutista. Si vedono Di Maio e la Bonino, l'onorevole Pietro Grasso era candidato e eletto al Senato, Giorgia Meloni cominciava ad avere un forte riscontro elettorale. I vari partiti con falce e martello presentati in numerose sigle facevano vedere la loro inutilità così divisi. Il PD guidato da Renzi portava al disastro il partito, e dopo averlo cercato di distruggere è uscito e fatto il suo partitino elettorale rubando il voto di chi aveva votato questo partito; dietro si è portato tanti parlamentari che aveva fatto eleggere. C'erano anche i Verdi e la Lega con lo scudo non più verde ma blu. C'era un manifesto grande stop rosso, ma non rammento di chi era,