La vecchia scopa, senza più il manico giaceva sulla strada, i suoi colori verdi e blu nel corso del tempo si erano spenti e i suoi lunghi fili di plastica di quel verde acceso erano diventati scuri e si erano consumati per la metà, molti li aveva anche persi. Da anni raccoglieva le foglie e lo sporco che veniva lasciato sulle strade adiacenti la casa in cui lavorava. Il manico fissato con le viti ormai spanate si muoveva sempre di più, facendola soffrire ad ogni botta che prendeva contro qualcosa di più duro. Ma quello che gli faceva più male era quello sfregamento continuo sul terreno e sull’asfalto. Tutte le mattine stava male quando veniva afferrata per andare a lavorare. Poi qualche giorno fa il manico si è staccato ed è caduta riversa a terra, quel colpo mortale gli è stato fatale. Chi la manovrava con un moto d'indignazione l’ha scaraventata lontano. Lì l’ho trovata io, coi suoi occhi che mi guardavano. La vecchia scopa non era più servibile ed è stata sostituita con una nuova fiammante. Tra questo sabato e domenica (ieri) 3 lavoratori morti sui luoghi di lavoro avevano più di 60 anni. Su 311 lavoratori morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) quest’anno ben 119 hanno più di 60 anni: Una vera carneficina di lavoratori anziani morti come la vecchia scopa. Un morto su quattro negli ultimi anni che muore per infortuni sul lavoro è un ultra sessantenne. E voi cari politici avete ulteriormente allungato l'età della pensione, senza “salvare” dalla morte chi fa un lavoro pericoloso e usurante. L'opera “La vecchia scopa" è nel sito delle opere rifiutiste. http://rifiutismo.
Nessun commento:
Posta un commento