ll rifiutismo

Il Rifiutismo di Carlo Soricelli – L’arte che rifiuta l’indifferenza Il Rifiutismo è una corrente artistica nata negli anni Ottanta per iniziativa di Carlo Soricelli, pittore e scultore bolognese da sempre attento ai drammi umani e sociali del nostro tempo. Non si tratta di un semplice stile pittorico, ma di una vera e propria scelta di campo: etica, civile, umana. Il Rifiutismo si pone in netta opposizione all’arte autoreferenziale, commerciale, decorativa, e si fa strumento di denuncia, di memoria e di empatia. Il termine “Rifiutismo” è carico di significati. Rifiuto come gesto consapevole dell’artista che non accetta l’ingiustizia, la violenza, l’emarginazione. Ma anche rifiuti come materia simbolica: i corpi invisibili della società, gli ultimi, gli scarti, ciò che viene ignorato. In questo senso il Rifiutismo rappresenta un’arte contro l’indifferenza, che dà dignità e voce a chi non ce l’ha. Le opere rifiutiste, realizzate spesso con materiali poveri o riciclati, parlano un linguaggio crudo e diretto, a volte struggente, ma mai gratuito. Il colore è urlo, la materia è carne, il segno è memoria. La forma si piega al contenuto, e ogni tela diventa atto di resistenza morale. Il Rifiutismo non cerca lo scalpore, ma il risveglio delle coscienze. Nell’opera di Soricelli, il Rifiutismo rappresenta una fase centrale, coerente con tutta la sua visione del mondo: l’arte non come evasione, ma come presenza attiva nella realtà. È il presupposto necessario per comprendere anche il successivo sviluppo della pittura pranica, dove la denuncia si trasforma in energia vitale, in cura, ma senza perdere l’urgenza etica del dire. Il Rifiutismo è oggi più attuale che mai: un’arte che non tace, non dimentica, non si adegua. Un’arte che rifiuta, per restituire umanità. Carlo Soricelli’s Rifiutismo – Art that Rejects Indifference Rifiutismo is an artistic movement that emerged in the 1980s, founded by Carlo Soricelli, a painter and sculptor from Bologna who has always been deeply engaged with the human and social tragedies of our time. It is not merely a pictorial style, but a conscious stance: ethical, civic, and human. Rifiutismo stands in sharp contrast to self-referential, commercial, and decorative art, and becomes a tool of denunciation, remembrance, and empathy. The term Rifiutismo carries multiple layers of meaning. “Refusal” as a deliberate act by the artist who rejects injustice, violence, and marginalization. But also “refuse” as symbolic material: the invisible bodies of society, the outcasts, the discarded, what is ignored. In this sense, Rifiutismo is art against indifference—art that gives dignity and voice to those who have none. Rifiutista works, often created using humble or recycled materials, speak in a raw and direct language—at times heartrending, but never gratuitous. Color is a scream, matter is flesh, the mark is memory. Form yields to content, and every canvas becomes an act of moral resistance. Rifiutismo does not seek scandal, but the awakening of conscience. In Soricelli’s work, Rifiutismo marks a central phase, fully consistent with his vision of the world: art not as escape, but as active presence in reality. It is the necessary foundation for understanding the later development of pittura pranica (pranic painting), where denunciation is transformed into vital energy—into healing—but without losing the ethical urgency to speak out. Rifiutismo is more relevant today than ever: an art that does not stay silent, does not forget, and does not conform. An art that refuses—in order to restore humanity.

Autoritratto rifiutista

Autoritratto rifiutista
Autoritratto rifiutista

L'albero della musica. Manifesto mostra sul Rifiutismo

L'albero della musica. Manifesto mostra sul Rifiutismo
Manifesto con l'albero della musica. Mostra sul Rifiutismo nel Comune di Anzola dell'Emilia nel 2017.

Mostra a Anzola dell'Emilia con i copricerchioni

Mostra a Anzola dell'Emilia con i copricerchioni
Mostra a Anzola dell'Emilia aprile 2017 "con i copricerchioni"

Soricelli è un artista nuovo ed originale rispetto al panorama naif.
Le sue opere non ci raccontano il mondo contadino filtrandolo attraverso la lente spesso deformante dei ricordi, ma la vita urbana che stiamo vivendo.
Raccontare il presente è una scelta difficile che obbliga a camminare su un filo sottilissimo, sospeso tra la banalità e la retorica; è un'impresa che riesce soltanto agli artisti veri.
Soricelli ci parla della nostra società, del degrado metropolitano, degli emarginati, dei poveri, degli umili e lo fa con grande poesia.
I suoi personaggi hanno un'anima. Sono poveri fuori, ma ricchi dentro; ricchi di una serenità che è pace, coscienza e felicità. Essi vanno in Paradiso, ci vanno con quelle enormi ali che sbucano dalla giacca e con i loro umili vestiti.
E' come se una grande giustizia superiore riscattasse le loro condizioni donandogli una ricchezza più grande che non è esterna, materiale ma interiore e superiore.
Anche i cani vivono la stessa situazione: sono tristemente felici.
Nella loro condizione subalterna e terrena sono altrettanto dolci, commoventi, sereni.
Il linguaggio di Soricelli è vario e la sua carica espressiva è come un fiume in piena che porta messaggi diversi.
A volte parla con la "poesia" e il suo linguaggio, pur nella sua complessità, è semplice, chiaro, frutto probabilmente di un grande lavoro personale di sintesi.
Altre volte si esprime con i "pugni" e il linguaggio è duro , tormentato, difficile e probabilmente ci racconta di un artista mai pago, di un artista che ricerca continuamente nuove vie, nuove tecniche, nuovi messaggi non ancora chiari nella sua e nella nostra testa.
In genere le tecniche che utilizza sono povere ma di grandissima efficacia per il messaggio che vuole comunicare.
L'uso dei materiali semplici degli oggetti quotidiani, dei rifiuti decontestualizzati, lo aiuta molto in questo lavoro di denuncia nei confronti della nostra società.
Una società cattiva, che consuma, che emargina e uccide ma alla fine perde.
Quello che rimane veramente sono questi umili personaggi con un'anima pura e grandi ali.
Sono questi cani alla catena, queste cucciolate tristi ma enormemente felici.

Luciano Pantaleoni
Correggio, 1995

casa Museo

casa Museo
La mia Casa Museo si trova a Casa Trogoni (la casa più grande che si vede dall'altro monte, è a m1050 in un ambiente mozzafiato tra castagni secolari e natura incontaminata. Cliccare sulla foto per andare al Museo Soricelli

Unicum

Unicum
Era il 1986 quando realizzai queste tre opere, il consumismo stava manifestando tutto il suo potere distruttivo nella psiche degli umani, pensavo che uccideva ogni comunicazione sensata, nascevano allora le televisioni commerciali, le Croci come simbolo dell'unicità del Creato che stavamo distruggendo. Le croci coperte da scritte pubblicitarie. Nasceva allora quello che ho chiamato rifiutismo: con il doppio senso: produttori di rifiuti e il rifiuto a questa devastazione della nostra Terra

Morta tra i rifiuti

Morta tra i rifiuti
Morta tra i rifiuti

Il dito medio contro il virus, l'urlo della mascherina

Il dito medio contro il virus, l'urlo della mascherina
L'urlo della mascherina (citazione di Munch) il guanto trovato per la strada e il dito medio contro il covid

Urlo rifiutista

Urlo rifiutista
Quest'opera di grandi dimensioni è stata fatta su compensato trovato di fianco ai bidoni della spazzatura, parti dell'opera sono state prelevate da un manifesto che si era deteriorato e staccato dal cartellone pubblicitario,poi dipinti, scritte pubblicitarie strappate a caso e dipinte "vedendo" quello che l'incoscio mi faceva vedere. E' un urlo contro il caos del nostro tempo

Casa Museo

Casa Museo
Museo Soricelli a Casa Trogoni Alto Reno Terme

Il terrore dei miei ammortizzatori che non si volevano fare rottamare

Il terrore dei miei ammortizzatori che non si volevano fare rottamare
Il terrore degli ammortizzatori rotti della mia automobile che non si volevano fare rottamare

Dalla Nike al Rifiutismo

Dalla Nike al Rifiutismo
Dalla Nike al Rifiutismo 2011

Morandi

Morandi
Morandi rifiutista

Regala un sogno, regalagli un'utopia che scala il cielo. Il vecchio cavalletto dispiega le ali dell

Regala un sogno, regalagli un'utopia che scala il cielo. Il vecchio cavalletto dispiega le ali dell
Regalagli un sogno, regalagli un'utopia che scala il cielo. Il vecchio cavalletto dispiega le ali della fantasia

Scarpe sinistre

Scarpe sinistre
scarpe sinistre trovate nella discarica abusiva vicino agli orti di Ceretolo

Pedofilo rifiutista

Pedofilo rifiutista
Pedofilo rifiutista

Autoritratto tra i rifiuti

Autoritratto tra i rifiuti
Autoritratto tra i rifiuti

Il filosofo

Il filosofo
"Il filosofo del Mercadante" è una cartaccia schiacciata dalle automobili in Via Mercadante a Casalecchio di Reno. Occorre anche in questi tempi bui tra pandemia e guerre far volare la fantasia

Famiglia Verdi in mezzo alla natura

Famiglia Verdi in mezzo alla natura
Foto di gruppo della Famiglia Verdi in mezzo alla natura

Copricerchione FIAT travolto sulle strade che nessuno raccoglieva

Copricerchione FIAT travolto sulle strade che nessuno raccoglieva
Copricerchione FIAT travolto sulle strade che nessuno raccoglieva

Una degna sepoltura al copricerchione. Riposa in pace

Una degna sepoltura al copricerchione. Riposa in pace
Una degna sepoltura al copricerchione. Riposa in pace

autoritratto con mascherina

autoritratto con mascherina
Autoritratto con mascherina del 29 febbraio 2020

VW

VW
I copricerchioni caduti sulla bazzanese. Avevo messo lassù in cima quello della Volkswagen, con un pò di sano patriottismo avevo visto che anche i bravissimi tedeschi facevano auto che li perdevano. Poi è arrivato lo scandalo delle centraline che li ha fatti tornare tra gli umani

I sindaci di Casalecchio e Zola Predosa

I sindaci di Casalecchio e Zola Predosa
I sindaci di Casalecchio di Reno massimo Bosso e di Zola Predosa Stefano Fiorini con una piccola opera "rifiutista" donata da Soricelli. l'opera è composta da mozziconi di sigarette trovati per le strade, scatole cinesi buttate via in un mercatino dell'usato. L'autore ha inscatolato i mozziconi, liha accesi pittoricamente e chiusi. all'interno un suo capello per provarne l'autenticità

Autoritratto rifiutista su paesaggio riproduzuione di Utrillo

Autoritratto rifiutista su paesaggio riproduzuione di Utrillo
Autoritratto rifiutista su paesaggio riproduzuione di Utrillo

sabato 11 maggio 2024

Porco nel parco


Vedere come vengono trattati i nostri Parchi è davvero scandaloso, vicino a una panchina con di fianco sparso questo porcaio, nel bellissimo Parco di Ceretolo di Casalecchio "La fabbreria", ottenuto negli anni ottanta del secolo scorso, dopo una lunga battaglia ecologista,  lascia davvero sgomenti
 

domenica 28 agosto 2022

Video della Cappella Sistina Rifiutista realizzato nel mio studio di Casalecchio di Reno (Bo)

Cappella Sistina Rifiutista : i maestri urilizzati per le opere: Goya, Caravaggio, Correggio, Michelangelo, Leonardo, Sassetta, Brueghel, Bosch, Moore, Tarner, Delacroix, Fredrich, Van Gogh, Manet, Picasso, Pellizza da Volpedo, Guardi, Morandi, Mavrodin, De Chirico, mie opere, Vermer, Kandisky, Chagall, Grosz, Ligabue, Raffaello, Beato Angelico, Botticelli. Gauguin, Antonello da Messina. Malevic. Duccio, Bellini

lunedì 4 luglio 2022

Spiaggiato a Riccione un rarissimo pescecorno: un rarissimo pesce del mesozoico

Spiaggiato a Riccione un rarissimo pescecorno, portato in strada da un coglione è morto dopo pochi minuti. È forse l'unico pesce ad avere un evidente corno sulla testa e il suo colore chiaro ha prerogative uniche. Ho guardato in internet sembra che alcuni esemplari siano sopravvissuti dal mesozoico, praticamente c'erano già con i dinosauri. Un passante che conosceva la rarità di questo pesce ha chiamato i vigili, arrivati poco dopo ma purtroppo non c'era più niente da fare, ma hanno chiamato un ittiologo per poterlo studiare

martedì 21 giugno 2022

La mia ultima opera fatta su una grande tela firmata Handy Warhol

La mia ultima opera fatta su una grande tela firmata Handy Warhol del 1976 trovata da un rigattiere oltre 30 anni fa, assieme ad altre (sperando che non fossero autentiche), sopra ho realizzato una grande opera sulla guerra. Nel particolare si vedono Papa Francesco e il Patriarca russo kirill che si stanno parlando a distanza, sopra di loro i mostri della guerra dietro alle sbarre stanno scappando. In un altro particolare lo sterminio di Bucha. Tutta l'opera è stata assemblata a caso e dopo con visioni di pareidolie le ho elaborate. Ho lasciato in qualche parte il dipinto di Warhol

sabato 18 giugno 2022

Morte della vecchia scopa sfruttata sul lavoro

 


La vecchia scopa, senza più il manico giaceva sulla strada, i suoi colori verdi e blu nel corso del tempo si erano spenti e i suoi lunghi fili di plastica di quel verde acceso erano diventati scuri e si erano consumati per la metà, molti li aveva anche persi.  Da anni raccoglieva le foglie e lo sporco che veniva lasciato sulle strade adiacenti la casa in cui lavorava. Il manico fissato con le viti ormai spanate si muoveva sempre di più, facendola soffrire ad ogni botta che prendeva contro qualcosa di più duro. Ma quello che gli faceva più male era quello sfregamento continuo sul terreno e sull’asfalto. Tutte le mattine stava male quando veniva afferrata per andare a lavorare. Poi qualche giorno fa il manico si è staccato ed è caduta riversa a terra, quel colpo mortale gli è stato fatale. Chi la manovrava con un moto d'indignazione l’ha scaraventata lontano. Lì l’ho trovata io, coi suoi occhi che mi guardavano. La vecchia scopa non era più servibile ed è stata sostituita con una nuova fiammante. Tra questo sabato e domenica (ieri) 3 lavoratori morti sui luoghi di lavoro avevano più di 60 anni. Su 311 lavoratori morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) quest’anno ben 119 hanno più di 60 anni: Una vera carneficina di lavoratori anziani morti come la vecchia scopa. Un morto su quattro negli ultimi anni che muore per infortuni sul lavoro è un ultra sessantenne. E voi cari politici avete ulteriormente allungato l'età della pensione, senza “salvare” dalla morte chi fa un lavoro pericoloso e usurante. L'opera “La vecchia scopa" è nel sito delle opere rifiutiste. http://rifiutismo.blogspot.it  da 50 anni sono il Banksy dei poveri, con le mie opere a contenuto sociale che nessuno vuol vedere e che giacciono ammucchiate. Carlo Soricelli Curatore dell’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it e unico artista sociale d’Italia.